sabato 5 febbraio 2011

Valsugana, Pilastro dei Barbari - Via Paola

Uscita terzo tiro
La placca della terza lunghezza - 7a
Diedrino a gocce del primo tiro - 7a
Omaggio alla Valsugana
Sulla cengia dell'ultimo tiro, con il Loke sullo sfondo
Giornata coperta, zainone pesante e via su al Pilastro. Ormai il sentiero che da Costa va a Valgoda l'avrò consumato, ma ogni volta che torno in zona mi sento come a casa, immerso nel bosco silenzioso.
Oggi con Francesco, sulla Paola. Era da quando l'ho richiodata che non vedevo l'ora di metterci le mani, non trovando putroppo mai l'occasione giusta. Prometto a Francesco che se fa troppo freddo andiamo a fare quattro tiri a Playa Ghiron, in realtà poi il sentiero scalda già per bene...e anche le birre di ieri sera ancora in circolo.

In conclusione, trovata la giornata giusta. La via è molto bella, anche se nonostante la pulizia fatta nella richiodatura restano un po' di tratti che necessiterebbero di maggior passaggio per ripulirsi. Trovata una cordata di giovani ragazzi sulla Tovaric.

Relazione:

Attacco: conviene dal basso, se non si conosce la strada per Valgoda (molto imbucata). Sentiero 787, in un'ora all'attacco. Vi fate una bella camminata rilassante. L'ometto che faccio ogni volta per segnare l'attacco, puntualmente viene buttato giù da qualche simpaticone. Dunque a naso, vedrete che troverete la traccia giusta, subito dopo un torrente secco.

Difficoltà: molto continue sul 6c, con 1 tiro di 7a ed il primo tratto del primo tiro di 7a (azzerabile per la qualità della roccia). Qualche tratto più semplice sul 6b. Obbligatorio 6c.

Materiale: soste già tutte attrezzate per le doppie. Bastano 13 rinvii. Eventualmente per i più prudenti, un friendino piccolo per il penultimo tiro (run out dall'ultimo fix in sosta abbastanza pericoloso ma su terreno facile) non indispensabile.

L1: Dal girasole con la scritta Paola, ci si alza sul pilastrino a gocce per circa 8 metri con facilità. Prima protezione alla fine del pilastrino. Un primo tratto di roccia non proprio ottima con passaggio subito secco di dita, poi facile fino ad un grottino. Dal grottino, ci si alza stando un po' a destra della linea dei fix e del kevlar  (secondo boulder) e si continua obliquando a sinistra per diedro giallo a gocce e roccia a coralli di equilibrio. Traversare in ultima a destra in sosta appesi, 35 metri. 7a+

L2: Dalla sosta traversare un metro a destra e rimontare sopra la pancia grigia aggettante. Un buco migliorato per la mano destra, un verticale intermedio che fa tacca per la mano sinistra e si rilancia con la sinistra ad un bidito verticale per mano sinistra. Da qui, traverso delicato a destra di un metro. Poi in verticale più facilmente ma abbastanza continuo su roccia grigia lavorata a buchi e gocce. 7a 25 metri

L3: Placca fotonica gialla. In verticale per i primi tre fix facili, poi sequenza di dita su verticalino e piedi spalmati. Riposo su grosso buco. Ancora un passaggio intenso prima di arrivare allo strapiombino finale non difficile, bene ammanigliato. Roccia un po' da stare attenti all'uscita dello strapiombo. 7a, 25 m

L4: Ci si alza su roccia grigia a gocce stupende, ma un po' sporca d'erba. Dalla seconda protezione, non salire, ma traversare a destra. Per placca molto bella fino ad un diedrino giallo di roccia cotta. Difficoltà crescenti verso la fine. Arrivati allo placca grigia, occorre rimontare su di uno spigolo traversando a destra. 6c, 30 m

L5: Bellissima lama svasa iniziale lavorata a gocce. Poi diedrino tecnico e di nuovo placca grigia un po' rotta, fino al boschetto pensile (occhio all'uscita, tirare solo robe buone). 6b+ 30 m

L6: Tiro stupendo. Aiutarsi con la corda fissa e risalire l'ultima parte di boschetto. Poi tiro fantastico su placca grigia verdoniana di gran continuità. Difficoltà crescenti man mano che si sale. Occhio dall'ultima protezione in sosta, boulderino con un po' di run out per prendere un manettone con la mano destra abbastanza alto. Se si cade si sbattono i piedi in cengia, alternativamente dall'ultima protezione traversare a sinistra 2 metri e risalire un diedro più facile 6c, 30 m

L7: Dalla sosta su clessidra alzarsi con movimento molto compresso, stare a sinistra della colonna. Poi per bella placca più facile fino in sosta. Run out pericoloso dall'ultima protezione in sosta (facile), vietato cadere. Un friendino non guasta. 6b, 20 metri

L8: Dal libro di via, ultimo tiro in comune con Tovaric su roccia rossa con piattoni buoni. 6a, 15 m

Discesa: dall'uscita, per traccia di sentiero a destra seguendo sempre la traccia che sale. Si arriva al primo gruppo di case di Valgoda. Da qui, continuare per il paesino fino oltre la chiesa. Poi per sentiero 787, fino a Costa. 40 minuti.

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