mercoledì 24 novembre 2010

Arco, Mandrea - Andre i Colo





Oggi col Bellin ad Arco per una puntata in Mandrea. In realtà l'obiettivo della giornata era Oxygen, ma il primo tiro completamente stonfo ci ha fatto desistere. Pazienza, sarà per un'altra volta. In compenso sul retro della relazione avevo fortunatamente con me lo schizzo del Piano B, ovvero una via del Trota che avevo notato lo scorso anno facendo Uomini nella (o della?!) Nebbia.

Non certo una via di ripiego data la bellezza dei tiri che offre. Arrampicata old-style su placche grigie verdoniane lavorate (parsimoniosamente) a gocce dove conta ancora saper usare i piedi e non solo l'avambraccio. Piacerà sicuramente agli arrampicatori demodè, amanti di appigli piccoli e tecnica di piedi.
Una via sicuramente da ripetere e non tanto ingaggiosa come descritta, possiede tutte le caratteristiche delle vie firmate Trota: bella, grado non regalato e protezioni ottime.
Vale la pena di farla specialmente per la quinta lunghezza, una placca grigia tra le più belle di Arco.

Attacco: praticamente i primi 4 metri della via sono in comune con Moana Mon Amour. Non c'è scritta alla base, ma sono ben visibili i primi due fix dalla base, a fianco della fessura di partenza.

Materiale: via ottimamente attrezzata a fix da 10 sia lungo i tiri che alle soste (attrezzate per eventuale calata). Bastano 13 rinvii. Friends non servono. Chiodatura S2

Difficoltà: 5c, 6b, 6c+ e A1, 1 tiro 7a+ o 6c e A0. Obbligatorio 6c.

Relazione:

L1: Rimontare la fessura a sinistra, poi traversare a destra e continuare per bellissima lama fino in sosta. 5c 25 metri; 3 fix

L2: Per diedro fessurato, ostruito da fico all'inizio e un rovo a circa metà si risale con facilità fino ad un tettino servito da cordone per facilitare il moschettonaggio, si rimonta oltre il tettino usando una bella gocciona svasa per la mano destra. Traversare decisamente a sinistra per 10 metri fino in sosta. 35 metri 5c 1 passaggio 6a; 9 fix

L3: Placca fotonica. Verticalmente per i primi due fix, poi leggermente a sinistra e poi di nuovo dritti. Verso la fine traversare a sinistra per poi riattraversare a destra con arrampicata molto tecnica. 25 metri 6c, 7 fix

L4: Inizialmente sopra la sosta per placche un po' erbose ma belle. Facile la prima parte del tiro, ultimi due fix più impegnativi. Un po' di run out dall'ultimo fix in sosta, piedi in spalmo e svasoni da tenere per prendere un bordo rotto fuori a sinistra. (Io ho saltato l'ultimo fix di questo tiro, dato che non l'avevo visto, era più logica l'uscita a sinistra). 30 metri 6b; 8 fix

L5: Tiro Super in placca fotonica. Questa lunghezza da sola vale sicuramente l'intera via. Inizio con passaggio duro, poi smolla un po'. Poi un boulderino a circa metà tiro per entrare nella seconda sezione di placca a gocce (talvolta molto dolorose). Uscita a destra in corrispondenza del bombé seguendo una lama fino al suo termine, quindi rientrare in placca a sinistra per poi andare dritti con facilità in sosta. 37 metri, 6c+. 12fix

L6: Se la lunghezza precedente entusiasma, questa invece delude un po'. Si è costretti ad artificialare la gran parte del tiro, con un A1 cancaro che sicuramente penalizza i bassi come me. Prima metà del tiro arrampicabile sul 6b, rimontando un pilastrino. Uscita in sosta aiutata da cordone bianco. 25 metri; 11 fix

L7: Altro bel tiro su grigione liscio da spalmo all'inizio. In corrispondenza del quarto fix se non erro c'è un duro boulder da impostare stando leggermente a sinistra e prendendo una piccola spallatina per la mano sinistra. Poi placca ancora incazzata su sequenza di gocce e buchi. Tutto in libera 7a+, altrimenti 6c e A0. 35 metri, 8 fix

L8: zona comodini volanti. Tiro all'inizio facile, poi più difficile in corrispondenza di due tettini. Al primo, si esce un po' a sinistra (la pianta non vale!), al secondo, si sta un po' a destra (eventualmente fettuccia per A0). Unito a L9. 40 metri, 6c. 10 fix

L9: unito a L8 senza particolari attriti. Uscita su roccia rotta (IV) 15 metri, 1 fix.

Una relazione la potete trovare qui:






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