mercoledì 23 giugno 2010

Valsugana (Serafini) - Via Clandestino




Partenza ore 7.00 da casa, che facciamo? Piccole Dolomiti, Val Noana o Valsugana. Optiamo per la terza scelta, d'altronde la più comoda. Checco deve essere a casa presto, per il turno del pomeriggio.
Vietta corta, ma bella. Si trova in quel paretone di dolomia grigia posto tra la falesia di Serafini (a sinistra faccia alla parete) e la falesia di Palù (a destra).
La via resta in ombra fino alle 11.30.

Accesso: si parcheggia la macchina 150 metri prima dello spiazzo per la falesia di Serafini (Grigno), appena dopo una stradina di erba che passa per un gruppetto di case.
Attacco: Da dove si posteggia, imboccare la stradina erbosa e costeggiando un vigneto alla propria sx si continua fino ad un grande prato erboso. Lo si attraversa tutto e si giunge ad un sentiero bello largo che gira a sx. Appena possibile lo si abbandona per salire alla propria destra su corto ghiaione e poi tracce erbose. Per l'attacco tenere a mente la fascia giallastra situata alla sinistra della parete. La via attacca alla destra di questa fascia gialla, dove cominciano le prime placconate grigie. C'è un sassolino resinato con scritta "Clandestino" all'attacco.

Materiale: 12 rinvii sono più che sufficienti. La via è ottimamente attrezzata a fix da 10. Le soste sono già predisposte per le calate. Una corda singola da 70 metri basta. Casco consigliato.

Sviluppo: 140 metri. Sei lunghezze
Difficoltà: 5c, con alcuni tratti di 6a. Nel primo tiro forse il 6a è obbligato in un passaggio. Per il resto della via la difficoltà obbligatoria non supera il 5c.

L1 Si attacca in corrispondenza di un camino alla propria sinistra. Aiutandosi in spaccata con il bordo esterno del camino, si risale la bella placca grigia. Si continua per placca con arrampicata mai faticosa (5c). Giunti ad una slavatura bianco giallastra, la si supera direttamente (passaggio di 6a). Si prosegue per gli ultimi metri con un movimento verso la fine del tiro in allungo per montare sopra la esile cengia dove si sosta (6a). 25 metri
L2 Si continua per placca per qualche metro. Si segue poi la grossa lama staccata (5c) superando un tronchetto d'albero segato. Si continua per placca con più facilità fino in sosta. 20 metri
L3 Si rimonta un pilastrino con passaggino iniziale (5c). Si continua per placca per alcuni metri con più facilità. Si traversa poi a sinistra per due metri seguendo delle buone prese. A questo punto si risale un breve camino (5c) che porta in sosta situata a sinistra in prossimità di una piccola nicchia. 25 metri
L4 Dalla sosta si risale la grossa fessura gialla per pochi metri. Ci si sposta a destra agevolmente fino a dove comincia una lama leggermente strapiombante per pochi metri (6a). Si continua poi per placca decisamente meno atletica fino alla successiva sosta. 20 metri
L5 Si continua per placca fino ad un fix piantato sotto ad un tettino. Allungare bene questo fix. Da qui si traversa a sinistra per tre metri restando bassi e seguendo la fessura-cengia con le mani. (5c/6a). Al termine del traverso, si continua verticalmente per placca e camino aperto fino in sosta. 25 metri
L6 Ultimo tiro di placca con passaggio di dita su belle tacche (6a) fino a superare un'esile pianta. Da qui fino in sosta con uscita un po' erbosa.

La via si interrompe su L6, probabilmente ci sarebbe spazio per un altro tiro, ma comunque la via non potrebbe avere sviluppo ulteriore data la presenza di cenge erbose sopra.

Discesa: Con corda da 70 metri, nodo alla fine, si scende comodamente con tre doppie da 35 metri ciascuna. Da L6 a L4, da L4 a L2, da L2 fino a terra.


Nessun commento:

Posta un commento