mercoledì 18 agosto 2010

Piz Ciavazes: Giovanni Paolo II + Roberta 83 (2 tiri)






Le previsioni per oggi erano veramente ballerine. I nostri programmi non ben definiti. Checco mi fa saggiamente desistere da una via troppo lunga, vista l'incertezza del tempo. Alla fine l'alternativa di ripiego viene fornita dal Ciavazes.

Il posto devo dire che non mi ha attratto per nulla e credo che per un po' il Ciavazes non mi vedrà più. Veniamo all'arrampicata.

Puntiamo dritti su Roberta 83, un'altra cordata appena scesa dal primo tiro ci conferma le nostre impressioni: placche tutte stonfe d'acqua. Pazienza, abbiamo uno schizzo approssimativo di un'altra via: Giovanni Paolo II.
Devo dire via mediocre, con un solo tiro degno di nota. Scendiamo dalla cengia dei camosci al termine della via e nel frattempo Roberta si è asciugata. Facciamo giusto i primi due tiri così per toglierci la curiosità e poi ci caliamo. Certo che la parete del Ciavazes è un vero casino tra spit, ciodi, soste ovunque...peggio che a Cismon.
C'è di meglio in giro.

Relazione Giovanni Paolo II:

Attacco: foto alla mano della relazione di Planet Mountain, a circa un metro a sx dall'inizio del cavo metallico della ferrata. A destra della zona di monotiri

Materiale: 13 rinvii. La via è chiodata ottimamente a fix del 10 (S1, non S2). La parte alta è protetta leggermente più lunga, ma si è su gradi elementari.

Difficoltà: 5b, 5c, 6a, 6b, 1 passo di 6c. Gradi dati dalla relazione di Planet Mountain a mio avviso generosi. Obbligatorio 6a+.

L1: rimontare la rampa diedro con fessura alla sinistra fino alla prima sosta. (si può sostare su tre soste differenti, zona monotiri). 5b, 35 metri

L2: per placche grigie verticalmente, 5b. 25 metri

L3: risalire il muretto verticale con buchi (5c) e poi più facilmente fino ad una comoda cengia (III/IV). 25 metri

L4: prima per placca grigia scura, poi rimontare una fessura dall'apparenza bonaria ma che riserva un passaggio atletico abbastanza brusco (6a+), possibile azzero su un chiodo intermedio tra i due fix. Continuare poi per placca con difficoltà minori fino in sosta (5c). 35 metri

L5: verticalmente per qualche metro. Dal secondo fix in poi, obliquare decisamente verso destra sotto ad una fascia di roccia bianca strapiombante. Arrampicata molto bella e tecnica su placca bianca con piedi in spalmo e buchetti e reglettine per le mani. 6b, non 6c come dice la guida. 30 metri

L6: dalla sosta verticalmente per lama bianca poco solida. Rimontare lo strapiombino grazie alla lama (6a+) poi per roccia molto delicata (ATTENZIONE) anche se ripulita, si sale la placca bianca (oltre ai fix, due chiodi a pressione). Ad un certo punto, si vede una fila di fix tagliare una placca alla nostra destra. Consiglio di seguirla vivamente, tiro della vicina via "Non c'è due senza te". Permette di giungere alla sosta sopra il settimo tiro corto di Giovanni Paolo, aggiungendo un po' più di continuità all'itinerario. Trattasi di un trattino di 6c, ben protetto, anche se con un passo forse obbligatorio. 45 metri, molti rinvii

L7: si è ora in prossimità di una lama strapiombante. Il passo più difficile è rimontare la placca nero gialla per andare a prendere la lama (6c). Una volta agguantatala, via di dulfer fino a dove è possibile uscire a sinistra su placca. Verticalmente con più facilità (5b) ancora per placca fino alla sosta. 45 metri.

L8: placche facili (III e IV). 40 metri

L9: 5 metri di arrampicata poi erba e cengia dei camosci.


Discesca: o in doppia lungo la via, o cengia dei camosci.

Relazione Roberta 83 (i due tiri da noi percorsi):

L1 non ho capito assolutamente quale fosse la linea di spit da seguire. All'inizio ne ho intrapresa una, fix da 10 distanziati e difficoltà ben superiori al 6a+ dichiarato. Forse ho fatto la prima parte di Baci da Honoloulu (7a), comunque il problema principale di questa linea è che era completamente infangata. Impossibile riuscire a tenere le tacche bagnate molto sporche di terra. Ad un certo punto, traverso a sinistra di una decina di metri. Trovo un chiodo universale verde. Lo si supera con passo delicato (6a+?) mi sposto ancora a sinistra ed arrivo ad una riga di fittoni siliconati abbastanza ravvicinati (che sia la via giusta?) con difficoltà sul 5c e 6a, fino in sosta attrezzata con due fittoni e moschettone da calata.

L2 seguo i fittoni siliconati fino sotto ad un tettino che si supera direttamente (6a+). Arrivo su una sosta con terrazzino.


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