martedì 24 agosto 2010

Ricognizioni Valsuganiche






In compagnia di Paolo, di ritorno da una fungata decisamente insoddisfacente nella zona dell'altipiano, vado a perlustrare un angolo della Valsugana che da sempre mi incuriosisce. Si tratta della valle a destra della paretona del Collicello, una valle che dalla statale sembra fatta di roccia argentata. So che Adriano ci aveva già ficcato il naso e mi aveva detto che c'era qualche via. Non so se le abbia percorse comunque. Beh, andiamo a vedere!

Arriviamo alle cinque sotto la parete del Collicello. Già bella in ombra da un po'. Parcheggiamo in prossimità di un capitello, cento metri oltre il parcheggio della grande cava, sulla sinistra venendo da Valstagna. Percorriamo una strada privata proprio alla base della valle che costeggia all'inizio un torrente cementato, da qualche parte ci dovrà pur essere un sentiero, penso. Invece la strada privata ci porta dentro ad una casa. Troviamo due signore molto gentili che che però all'inizio ci guardano un po' male. Spiego loro le nostre intenzioni e ci dicono che qualche anno fa, passava di qua gente da Venezia (Spavento??) proprio per arrampicare. Allora mi faccio dire tutto quello che sanno sulla valle. Io pensavo si chiamasse Val Dicina, mentre loro mi dicono si chiami Val Farina. Non ho la guida di Spavento con me, quindi non posso controllare.
Gentilmente ci spiegano il percorso per arrivare sotto la valle, e ci fanno passare per il loro giardino. Una delle due mi domanda se me ne intendo di serpenti, perché la mattina aveva ucciso una biscia e non sapeva di cosa si trattasse. Me la fa vedere...e penso, cominciamo bene.

Ci instradiamo per la valle, e subito incontro un carbonasso che mi passa a mezzo metro dalla gamba. Mi cago un attimo addosso, pensando fosse una vipera, poi faccio andare avanti Paolo che ha meno paura di me dei serpenti. Seguiamo vaghe tracce, fino ad imboccare il torrente cementato. Superiamo un punto sbarrato con grossi cavi metallici, appendendoci. Posto un po' tetro. Controllatina ogni tanto anti zecca.
Arriviamo alla base di un saltino di rocce argentate molto slavate, prendiamo la rampa a sinistra fino ad uno zoccoletto con arbusti marci. C'è una fettuccia che ha tutta l'aria di essere di Marampon completamente marcia e spezzata. Inservibile.
Con un po' di attenzione si supera lo zoccolo di 10 metri tra arbusti ed erba e si ritorna a destra proprio alla base della parete vera e propria. Toh, qui subito trovo una fettuccia Beal che sembra avere non più di cinque anni...buon segno!

Ora, sono senza la guida, ma dico, le vie saranno dove è più logico andare. Difatti, guardo alla base del muro grigio e trovo subito un chiodo a pressione incordinato ed un fix dell'otto senza piastrina. Che sia la prima sosta?
Sì ma il resto dei chiodi? non vedo nulla. Siamo venuti qui senza attrezzatura, però almeno vorrei vedere dove va la via. Salgo una rampa erbosa con roccia, laddove è presente, ottima e slavata! Sembra di essere in Moiazza. Bingo, trovo subito un bel chiodone con maglia rapida inserita. Arrampico abbastanza facilmente, quando Paolo mi fa notare che sono senza corda. Effettivamente avevo già fatto due o tre passaggi tipo mano-piede, che a ritroso si riveleranno essere insidiosi, soprattutto fatti con scarpe da ginnastica. Fortuna vuole che mi sia portato dietro la fettuccia trovata alla base della parete. Strozzo la fettuccia sul chiodo provvisto di maglia rapida, mi metto di peso sulla fettuccia e allungo i piedi fino ad un appoggio decente. Ora però la fettuccia è irrecuperabile, cazzo! Riarrampico, dicendo a Paolo di stare attento (a cosa poi non lo so? giusto per conforto morale lo faccio piazzare sotto la mia verticale) Tolgo la bocca di lupo dalla fettuccia e ridiscendo piano, fino a trovare nuovamente l'appoggio per i piedi che prima non vedevo. Riesco a togliere pure la fettuccia, fiuuuu.
Bon, almeno ho capito dove corre una via. Più sopra vedo un chiodo a pressione tranciato, ed un altro intero più su di un metro.
Andrò a vedere di che si tratta, la prossima volta che ho possibilità di leggere la guida.
Il primo tiro comunque mi sembrava abbastanza semplice (IV+/V)?

Sicuramente da tornarci magari con relazione, attrezzatura e forse un pianta spit per le soste, visto che potrebbero essere disattrezzate. Ad ogni modo la roccia sembra ottima, a parte qualche chiazza d'erba sulla rampa iniziale.

Andrò e scoprirò.


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